Piano d'allenamento per principianti:
programma per la corsa

Il trainer Sascha Wingenfeld ci racconta come creare il proprio piano di allenamento

Runner si prepara alla corsa seguendo un piano di allenamento
Con il piano giusto riuscirai a incrementare la tua performance in modo efficiente.

Vuoi iniziare a correre? Già corri ma vuoi migliorare le tue prestazioni? Con un piano d'allenamento strutturato in maniera intelligente è possibile farlo. A tal scopo abbiamo deciso di intervistare l'esperto di corsa e allenatore Sascha Wingenfeld e abbiamo scoperto che cosa è necessario per redigere un piano di corsa, incrementare la propria performance e restare motivati a lungo. Consiglio: scarica il nostro programma per principianti e inizia ora ad allenarti.

Indice dei contenuti:

Inserzione

Chi è l'esperto di corsa Sascha Wingenfeld

Sascha Wingenfeld è un educatore sociale e sanitario certificato e da oltre 10 anni il capo di proVita Coaching. Presso proVita Coaching, assieme al proprio team di sportivi professionisti e personal trainer, offre consulenza professionale per quanto riguarda i piani di allenamento e l'assistenza sportiva e sanitaria. Sascha Wingenfeld ha conseguito più volte il titolo di campione della Germania meridionale nella mezza maratona e ha collezionato uno svariato numero di classificazioni di livello in occasioni di altri eventi importanti. La sua attività di allenatore si focalizza in particolare sulla concezione e la coordinazione dell'allenamento, sull'insegnamento delle tecniche di corsa e motorie, così come sull'atletica e l'allenamento alla coordinazione.

Programma di allenamento per principianti da scaricare

Scarica ora il nostro Programma di allenamento di 4 settimane per principianti e integralo con i consigli di Sascha Wingenfeld:

Piano di corsa per principianti

Piano per la corsa: regole basi per la preparazione

owayo: Signor Wingenfeld, secondo Lei quali sono gli aspetti principali ai quali un runner amatoriale dovrebbe prestare attenzione per stilare un piano di allenamento personalizzato? Sascha Wingenfeld: In linea di massima ritengo che l'approccio strategico sia la cosa più importante. Quando crei un piano di allenamento per la corsa e vuoi raggiungere i tuoi obiettivi, dovresti cercare di essere il più preciso possibile nella preparazione. I tre punti che ritengo fondamentali sono:

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  • La maggior parte dei runner amatoriali non sono precisi nello stabilire i propri obiettivi. Vuoi diventare più veloce, resistere su un tracciato più lungo o abbassare per esempio la tua frequenza cardiaca? È importante prefissarsi uno scopo concreto e possibilmente realistico, che possa andare di pari passo con gli impegni dettati dalla famiglia e dal lavoro.

  • Renditi conto dei tuoi limiti. Si tratta di un punto fondamentale che va rispettato per poter costruite un struttura di allenamento che abbia strategicamente senso. Più preciso sarai in questa fase, maggiore sarà la possibilità di creare un piano d'allenamento efficace.

  • Effettua controlli regolari. Chi vuole raggiungere un obiettivo, infatti, deve sapere come portare avanti il proprio piano. L'importante è che il metodo sia compatibile con l'obiettivo finale.

Com'è possibile ottenere fin dall'inizio una stima individuale e realistica su come allenarsi? Sascha Wingenfeld: A tal proposito per prima cosa ti consiglio di andare a correre per quattro/sei settimane prima di stilare il tuo piano d'allenamento. In questo modo ti renderai conto fino a che punto può arrivare il tuo corpo; non dimenticare di annotarti le informazioni che ricaverai da questo primo test, perché sono molto importanti.

Corsaro hobby in natura
Nella creazione del tuo piano di allenamento non è solo importante avere un obiettivo preciso, ma anche essere realistici.

Cosa significa 'realistico' per un runner amatoriale? Sascha Wingenfeld: È difficile dirlo con certezza, perché ogni costituzione fisica si sviluppa in maniera diversa e reagisce in modo differente agli stimoli durante l'allenamento. La regola generale dice che ci vogliono dalle sei alle dieci settimane per raggiungere i primi miglioramenti. Quanto possa essere grande questo passo dipende da vari fattori. Per chi inizia a correre per la prima volta si tratta di un passo molto più lungo. È un dato da non sottovalutare quando si stila un piano di allenamento per la corsa.

Consiglio:

Nel nostro articolo „Imparare a correre: Piano di allenamento per principianti con esercizi sussidiari“ ti sveliamo come trovare la velocità giusta e ottimizzare il tuo programma di allenamento.

Stilare il piano di allenamento: programma nel modo corretto la tua sessione di corsa

Come si stabilisce al meglio un'unità di corsa? Sascha Wingenfeld: L'importante è non allenare solo il fiato. Personalmente cerco di abituare i miei atleti a tutte gli aspetti dello sport:

  • resistenza
  • velocità
  • coordinazione
  • forza
  • agilità

Questi cinque aspetti si condizionano a vicenda. Un allenamento equilibrato fa in modo che non ci si annoi mai e venga mantenuto un alto livello di motivazione.

Oltre alla mia costituzione fisica, quali sono gli altri aspetti da tenere presenti nella preparazione del mio piano personalizzato? Sascha Wingenfeld: Cerca di correre su terreni differenti e assolutamente non solo su strada asfaltata. Cambiare spesso il tipo di terreno ti aiuta a mantenere flessibili le tue capacità motorie. Per questo è importante alternare le superficie piane a quelle in salita. L'uscita di corsa "classica" dovrebbe essere fatta solo ogni tre/quattro settimane.

L'importante è strutturare bene le settimane di allenamento. Consiglio a tal proposito di seguire il seguente principio:

  • nella prima settimana cerca di impiegare il 90% delle tue forze durante l'allenamento
  • nella seconda settimana sfrutta le tue forze al 100%
  • e nella terza settimana prova a dare il 110%
  • nella quarta settimana potrai allentare la presa e dare il 65%

Per esempio: nella prima settimana allenati in totale tre ore, in quella successiva quattro ore, dopo cinque. Successivamente potrai dedicarti a una settimana di recupero con sole 2 ore di allenamento alla settimana. Gli allenamenti successivi saranno strutturati allo stesso modo, permettendoti così di non rimanere fermo a un unico livello, ma di migliore sempre di più la tua performance.

Quanto è importante l'allenamento con intervallo nella stesura di un piano di allenamento? Sascha Wingenfeld: Ritengo importante dedicarsi all'interval training una volta alla settimana, perché ti permette da un lato di lacorretta tecnica di corsa. Infatti, correre più velocemente permette, da un punto di vista ortopedico, di scaricare meglio il peso durante la corsa.

Substrato naturale per il piano di allenamento dei corridori
Evita di correre troppo spesso su strade asfaltate, perché sottoponi le tue ossa a uno sforzo inutile.

Quanto dovrebbe durare l'interval training per un runner amatoriale? Sascha Wingenfeld: Inizia con intervalli di 30 secondi, corri cioè per 30 secondi sfruttando l'85% del tuo potenziale. Dopo ogni intervallo da 30 secondi dovresti dedicare il triplo del tempo alla corsa di recupero, ovvero 90 secondi di corsa a un ritmo lento. Ripeti per almeno otto/dieci volte.

Se vuoi aumentare l'intensità dell'allenamento, puoi o introdurre intervalli più lunghi (per esempio da 45 o 60 secondi), o ripetere più volte lo stesso intervallo. Vedi però di mantenere la scioltezza, l'agilità e il controllo del primo intervallo.

Consiglio:

Leggi di più sull'allenamento a intervalli nel nostro articolo „Allenamento a intervalli per corridori principianti: ecco come si fa“.

Perchè quando mi alleno per la corsa non dovrei mai tralasciare il potenziamento muscolare? Sascha Wingenfeld: Consiglio sempre di investire il 10% dell'allenamento nel potenziamento muscolare, cioè in esercizi di ginnastica da 15 minuti l'uno almeno due/tre volte alla settimana, con i quali si potenzia l'agilità e la forza dei muscoli. Teniamo infatti presente che durante la corsa in una frazione di tempo le nostre ossa devono sopportare un carico ben dieci volte superiore al peso del nostro corpo. Non bisogna quindi mai rinunciare all'allenamento muscolare.

Come posso allenare la mia agilità correndo? Sascha Wingenfeld: Lo yoga è molto utile a tal proposito. Non allunga solo i singoli gruppi muscolari, ma distribuisce l'allungamento anche sulle catene muscolari. Di norma si allenano in questo modo vari ambiti motori preparando così il nostro corpo alla corsa. In alternativa è possibile anche frequentare uno studio specializzato per problemi alla schiena, eseguire esercizi classici di ginnastica per la colonna vertebrale, training funzionale in palestra oppure allenarsi facendo esercizi a corpo libero. L'importante è essere sempre costanti. Tienilo sempre ben presente quando ti appresti a stilare un piano di allenamento.

L'uomo fa yoga
Lo yoga è ottimo per chi corre e vuole non solo sciogliere i muscoli, ma anche incrementare la propria agilità.

Programma per principianti: trova l'intensità giusta di allenamento

Un runner che corre per hobby come fa a sapere qual è l'intensità di corsa giusta? Sascha Wingenfeld: Di norma esistono tre livelli differenti. È opportuno adattare ciascuno dei livelli all'evoluzione del proprio rendimento di corsa:

  • evoluzione del proprio rendimento (correre distanze sempre più lunghe, correre lo stesso tracciato in tempi sempre minori)
  • raggiungimento della prestazione desiderata (mantenere e rafforzare il proprio livello) e
  • recupero (riprendersi dallo stress quotidiano)

Prima di iniziare ad allenarti devi avere bene in mente lo scopo che ti vuoi prefiggere in quel momento. Vuoi migliorare le tue prestazioni, mantenerle tali o vuoi defaticarti? Ognuno di questi obiettivi richiede una propria intensità di allenamento. Il miglior modo per verificare quale sia è controllare la propria frequenza cardiaca.

In pratica, per migliorare le proprie prestazioni è necessario trovare un equilibrio tra miglioramento, mantenimento e recupero, giusto? Sascha Wingenfeld: Esatto. Per migliorare il proprio livello di corsa devi cercare di concentrarti su tutte e tre le fasi in maniera equilibrata. Per esempio, se deciderai di impostare tutti i tuoi allenamenti eseguendo solo esercizi di potenziamento, sottoporrai il tuo corpo a un carico troppo grande e gli impedirai così di migliorarsi. Andrai così facendo incontro a ciò che viene definito sovrallenamento.

E se volessi monitorare le mie prestazioni servendomi della frequenza cardiaca? Sascha Wingenfeld: Misura la frequenza cardiaca con un orologio apposito e prendi nota dei dati dopo l'allenamento. In questo modo potrai tenere meglio sotto controllo i cambiamenti del tuo corpo. Potrai infatti renderti conto se la tua frequenza cardiaca è diminuita di cinque o dieci battiti. Non cambiare però la lunghezza del tracciato, per non alterare i parametri di riferimento.

Jogger misura la frequenza cardiaca
Misurare la frequenza cardiaca è un ottimo metodo per controllare i propri miglioramenti.

Fasi di stallo e di recupero come parti integranti dell'allenamento

Come posso evitare di cadere in una fase di stallo? Sascha Wingenfeld: Si raggiunge questa fase quando gli allenamenti sono da troppi anni riduttivi. Per esempio, se percorri da sempre lo stesso tracciato, il tuo corpo non viene stimolato abbastanza. È possibile anche che il tuo corpo si sia abituato a intervalli di allenamento sempre uguali. In quel caso dovrai allenarti più spesso, senza però accorciare le fasi di recupero.

Quali sono le fasi di recupero adatte per un runner amatoriale? Sascha Wingenfeld: Un runner amatoriale che corre già da due/tre anni nel tempo libero, dovrebbe rispettare tempi di recupero di due/tre giorni. Non è necessario rinunciare completamente allo sport in quei giorni, si può anche andare a nuotare o fare un po' di allungamento. Non correre mai tutti i giorni, anche se sei molto motivato, perché puoi sovraccaricare in fretta tutto il sistema. Se vuoi davvero migliorare le tue prestazioni, rispetta le fasi di recupero con serietà.

corritrice
Cerca di allenare tutti e cinque gli ambiti motori per rendere equilibrato il tuo allenamento.

Come faccio a rendermi conto se il mio corpo si sta ancora defaticando? Sascha Wingenfeld: Un metodo casalingo è controllare la propria frequenza cardiaca a riposo per prolungati periodi di tempo, tenendo premute le dita sulla carotide. Quando ti svegli la mattina, rimani disteso per due minuti in più e respira tranquillamente. Se ti rendi conto che la tua frequenza cardiaca a riposo è di 10/15 pulsazioni più alta del solito, vuol dire che il tuo corpo si trova ancora nella fase di rigenerazione. Se ti alleni adesso non farai che affaticarlo.

Ostacoli e motivazione

Qualche volta, anche se la frequenza cardiaca è nella norma, c'è comumque qualcosa che non funziona nel piano di allenamento. Cosa si può fare in quel caso? Sascha Wingenfeld: Può succedere, è vero, e in quei casi spesso facciamo fatica a capire se è il nostro corpo che ha bisogno di riprendersi o se siamo noi a non avere abbastanza voglia di allenarci. Consiglio ai miei runner di ascoltare attentamente il proprio corpo nei primi dieci minuti dell'allenamento. Se ci si rende conto che la corsa dopo questo lasso di tempo diventa fluida, vuol dire che il corpo è pronto ad allenarsi; se ci si sente ancora stanchi, bisogna interrompere l'allenamento e/o posticiparlo. Non bisogna avere paura di modificare il proprio piano in questi casi.

Esistono altri fattori che possono ostacolare il raggiungimento del proprio successo nella corsa? Sascha Wingenfeld: Sí, bisognerebbe fare attenzione ai punti seguenti:

  • dormire abbastanza: almeno 7/8 ore a notte
  • seguire una dieta equilibrata e bere abbastanza: la regola generale è di bere ogni giorno 1L d'acqua per ogni 25 kg di peso corporeo, e di aggiungere 0,5L-0,7L quando ci si allena
  • evitare stress eccessivo nella vita privata: anche se lo sport può fungere da valvola di sfogo, evita di allenarti troppo se ti trovi nel bel mezzo di una fase difficile della tua vita privata o lavorativa

Corridori in città con piano di allenamento
Per non perdere la tua motivazione, cerca di avere ben chiari i tuoi obiettivi.

Infine, un'ultima domanda. Come si rimane costanti? Spesso all'inizio la motivazione è molto alta, ma con il passare del tempo può andare scemando. Come si fa a prevenire un calo degli stimoli a correre? Sascha Wingenfeld: L'esito del proprio allenamento dipende dai propri obiettivi. Devi avere ben chiaro il motivo per cui corri, per esempio per partecipare a una mezza maratona. Un metodo molto utile del training mentale prevede l'"ancoraggio" al proprio obiettivo. Cerca di immaginare nel modo più realistico possibile come ti sentirai quando avrai raggiunto il tuo obiettivo. Cosa proverai quando attraverserai la linea di arrivo della maratona? Cerca di richiamare alla memoria queste sensazioni durante l'allenamento. Se sei convinto che vuoi raggiungere proprio questo obiettivo e ti tieni ben "ancorato" ad esso, non perderai la tua motivazione e porterai a termine la tua missione.

Grazie infinite a Sascha Wingenfeld per l'interessantissima intervista!

Per riassumere: i consigli più importanti di Sascha Wingenfelds per stilare il proprio piano di allenamento personalizzato

  • Cerca un approccio sistematico. Rifletti su un obiettivo concreto (correre più velocemente, percorrere un tracciato più lungo, diminuire la frequenza cardiaca). Cerca di visualizzare nel modo più realistico possibile come ti sentirai quando avrai raggiunto il tuo scopo e richiama alla mente queste sensazioni mentre ti alleni.


  • Cerca di essere realistico nel tuo programma. Prenditi quattro/sei settimane di tempo per renderti conto delle condizioni del tuo fisico e prendi nota dei dati che ne ricavi.

  • Renditi conto dei tuoi limiti e lavora sulle tue debolezze. Solo così potrai migliorarti davvero.

  • Costruisci il tuo piano di allenamento sulla base dei singoli esercizi che vorrai fare. Ogni settimana che passa integra quella precedente. Considera in particolare l'intensità dei singoli esercizi e non saltare mai le fasi di recupero.

  • Cerca di stilare un piano il più possibile vario e con esercizi differenziati. Non rinunciare al potenziamento muscolare e cerca di integrare l'allenamento con interval training o anche esercizi che migliorino l'agilità come lo yoga o gli esercizi per la schiena.

  • Evita il sovrallenamento e il suo contrario. Cerca di dormire a sufficienza, di seguire una dieta equilibrata e di bere abbastanza. L'allenamento non dovrebbe rappresentare uno stress nella tua vita.

  • Tieni sotto controllo le tue prestazioni con regolarità. Imposta i tuoi obiettivi e gli allenamenti in modo che il tuo corpo riceva sempre stimoli costanti.

Pronti, via! Adesso è arrivato il momento di creare il tuo piano di allenamento!

Adesso sai che cosa devi fare per creare un piano di allenamento. Per essere sempre vestito in modo adeguato, dai un'occhiata al nostro shop online dove potrai personalizzare la tua maglia con il nostro Configuratore 3D.

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Immagini: Foto di copertina: © gettyimages/Ivan Antic, foto 2: gettyimages/lzf, foto 3: gettyimages/PeopleImages, foto 4: gettyimages/triloks, foto 5: gettyimages/martin-dm, foto 6: gettyimages/PeopleImages, foto 7: gettyimages/Martin Dimitrov.